Cippato

Cippato

Il cippato è legno ridotto in scaglie, con dimensioni variabili da alcuni millimetri a circa 6 cm, attraverso l’impiego di macchine cippatrici. È prodotto a partire da residui agricoli e forestali quali tronchi, stanghe, ramaglie, piante intere o da residui dell’industria del legno. La materia prima proviene dalla gestione forestale nell’ambito di specifici piani di gestione, dalla manutenzione del verde in ambito agricolo o di margine fluviale, o in alternativa dal recupero di sottoprodotti della lavorazione industriale (in segheria) del legno vergine.

Il CIPPATO viene impiegato in caldaie per la produzione di energia termica a servizio di processi produttivi (come ad esempio il riscaldamento di serre agricole o processi di lavorazione di materie industriali), per la climatizzazione di edifici abitativi o grandi strutture – come piscine, alberghi, ospedali palestre, palazzetti – o in alternativa per la produzione combinata di calore ed energia elettrica attraverso impianti di cogenerazione.
La Biomass Green Energy ha scelto di specializzarsi nella produzione di cippato essiccato per caldaie. Ottiene questo grazie a un moderno impianto di essiccazione all’interno della piattaforma logistico commerciale.
All’occorrenza, dopo l’essiccazione il cippato viene vagliato per rimuovere eventuali sovramisure di pezzatura che possano creare problemi a caldaie con coclee di alimentazione ridotte.

Il CIPPATO:
• Si presta a essere utilizzato in caldaie di media-grande potenza (almeno 40-45 kW termici), con un fabbisogno superiore a circa 50-60 MWh termici annui.
Necessita di un locale di stoccaggio apposito che va dimensionato in base ai consumi della caldaia.
• È particolarmente conveniente laddove sia geograficamente vicino un produttore professionale nel raggio di 70-100 km.

Qualche piccolo consiglio relativo allo stoccaggio del cippato, una soluzione comoda ed efficace per i nostri rifornimenti.

È possibile conservare il cippato di legno nei periodi in cui non viene utilizzato senza influire sulla qualità del combustibile? Risposta affermativa: lo stoccaggio del cippato è molto semplice poiché non necessita di accorgimenti particolarmente complicati.
Naturalmente, il principale elemento è costituito dal deposito, che, per assicurarsi una logistica ottimale del rifornimento che permetta al fornitore di scaricare agevolmente il biocombustibile senza eccessive perdite di tempo o lavorazioni aggiuntive, dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

• deve avere dimensioni adeguate, in modo da garantire l’autonomia dell’impianto per almeno due settimane;
• deve essere stato costruito da un progettista esperto e qualificato;
• deve essere facilmente accessibile dai mezzi di trasporto (solitamente autocarri da 45 m3 o autotreni da 90 m3).

Nella condizione ideale la logistica prevede uno spazio di manovra idoneo per il mezzo, una botola di dimensione sufficiente per effettuare il rifornimento oltre ad un sistema di caricamento idoneo al materiale richiesto dall’impianto. Il deposito può essere interrato o meno, ma è fondamentale che sia privo di infiltrazioni d’acqua. Se gli spazi sono stretti, esistono delle soluzioni di compromesso per lo scaricamento del mezzo che permettono comunque di effettuare la consegna a prezzi accettabili.

È importante assicurarsi che il progettista prescelto per la realizzazione del vostro deposito abbia già lavorato con successo nel campo della biomassa e del cippato in particolare. Per questo, all’atto della scelta è utile richiedere una referenza sugli impianti realizzati nella propria zona, senza affidarsi a soluzioni improvvisate.

Una volta nel deposito, se il materiale presenta una percentuale inferiore al 30% di contenuto idrico non presenta problemi di conservazione, anche per lunghi periodi. Se il contenuto idrico è maggiore ci possono essere fermentazioni che possono portare ad una riduzione della qualità del combustibile nel tempo. Per questo è importante acquistare cippato di qualità, ad esempio quello certificato BiomassPluss, che garantisce una qualità regolare ed elevata del cippato, monitorando sia il processo produttivo sia le successive fasi della logistica di distribuzione.

La qualità del cippato è definita dalla Norma tecnica internazionale ISO 17225-4, che stabilisce le diverse classi di qualità del prodotto, per fini tecnici e commerciali.

Principi di qualità

La Biomass Green Energy è la prima azienda in Italia ad aver ottenuto la certificazione volontaria di qualità come Produttore certificato Biomassplus per la classe A2 – codice identificativo PIT 002. Tale certificazione garantisce tracciabilità e legalità della provenienza del prodotto, sostenibilità ambientale dello stesso e qualità intrinseca del cippato, secondo la norma ISO 17225-4.Il valore dei nostri prodotti è nella semplicità delle nostre scelte:

• Solo qualità certificata BIOMASSPLUS per il nostro cippato
• Solo legno locale come materia prima rinnovabile, utilizzato nel rispetto dei cicli della natura
• Solo prelievi di legname in quantità minore rispetto a quanto un bosco può crescere, per garantire la sostenibilità per le generazioni future
• Solo cippato di legno vergine
• Solo macchine professionali e operatori qualificati nella filiera di produzione
• Cippato essiccato all’interno di una piattaforma logistico commerciale che garantisce qualità del prodotto, non contaminazione con elementi estranei al legno e garanzia di continuità delle forniture
• Un essiccatoio per controllare l’umidità del prodotto, con calore di recupero da altri processi alimentati da fonti rinnovabili
• Solo caldaie certificate a basso impatto ambientale per produrre energia con biocombustibili legnosi

Grazie al SISTEMA di GESTIONE QUALITA’ ogni lotto di legname e di cippato viene identificato e monitorato, dal campo fino all’arrivo nella piattaforma logistica della Biomass Green Energy.

In piattaforma avviene il primo controllo della qualità in entrata, con successiva catalogazione nel gestionale. I controlli riguardano umidità in entrata, peso, pezzatura e densità del prodotto. In tal modo è possibile controllare la qualità del lavoro della cippatrice e del prodotto che ne risulta.

Nella piattaforma logistica il cippato viene asciugato forzatamente attraverso un impianto di essiccazione, tale da garantire un’umidità controllata e standardizzata sulle esigenze della caldaia a biomassa di destinazione.

Prima del conferimento vengono controllati i parametri qualitativi del cippato essiccato in uscita: peso, contenuto idrico, pezzatura e densità, indicati poi nella dichiarazione di conformità allegata ai documenti di trasporto per il cliente

Il cippato essiccato viene prodotto con i più elevati standard di sicurezza e monitoraggio, così da garantire qualità del prodotto, tracciabilità e sostenibilità ambientale, certi.

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