Pellet
Oltre al fatto di essere una biomassa completamente utilizzabile anche in seguito alla combustione, il pellet presenta numerosi altri motivi che rendono vantaggiosa la sua scelta, tra cui quello economico, derivante dalla maggiore resa termica pari a 5,2 Kw/kg rispetto a quello della legna di 4,5 Kw/Kg, aggiungendo il fatto che il costo del pellet è inferiore rispetto agli altri combustibili.
Scegliere il pellet per l’alimentazione del proprio sistema di riscaldamento presenta molti vantaggi, non solo nella produzione di calore, ma sopratutto motivi pratici: il pellet necessita di meno spazio nella conservazione e nel suo approvvigionamento, per il quale è necessario un luogo asciutto e che i sacchi in cui è contenuto siano integri. Per questo motivo, l’alimentazione a pellet è ideale per chi abita in una piccola casa, in appartamento o in condominio in cui non vi è lo spazio per portare a livello di essiccatura o di stagionatura ottimale il combustibile, operazione necessaria per la legna da ardere.
Inoltre, il pellet è un combustibile completamente ecocosostenibile, ricavato da una fonte rinnovabili e dagli scarti della lavorazione del legno, materiale che altrimenti verrebbe gettato e non utilizzato. Con la produzione del pellet da questo particolar tipo di rifiuti si ha la possibilità di ottimizzare le risorse energetiche naturali, limitando la produzione di altri combustibili, come ad esempio i combusti fossili esauribili, permettendo anche una riduzione delle emissioni di co2 nell’ambiente.
Riscaldarsi con il pellet permette di risparmiare sul riscaldamento: fino a oltre 1.000 € all’anno. Inoltre, incentivi come il Conto Termico finanziano l’acquisto di stufe e caldaie moderne. È però fondamentale scegliere e usare correttamente il pellet per potere ridurre i costi e, insieme, l’inquinamento.
Rispetto ad altre fonti energetiche di calore (a metano, gasolio, gpl), utilizzare stufe e caldaie a pellet per riscaldare casa è particolarmente vantaggioso in termini economici, permettendoti di risparmiare sul riscaldamento. I vantaggi sono, inoltre, anche ambientali. Scegliere pellet di qualità (consigliamo certificato ENplus, per essere certi della scelta) e usarlo correttamente significa infatti:
☛ emettere fino a 10 volte meno CO2 rispetto alle fonti fossili tradizionali, causa dei cambiamenti climatici;
☛ ridurre le emissioni di polveri sottili fino a 4 volte rispetto a quelle emesse da generatori alimentati da pellet non certificato.
1. RISPARMIARE SUL RISCALDAMENTO: QUANTO, COME?
Ecco un esempio concreto per capire meglio la riduzione dei costi in bolletta per chi utilizza il pellet. Ipotizziamo intanto di dovere riscaldare una casa di 100 m²: nell’arco di un anno servono circa 12 MWh di energia. A seconda del combustibile scelto, il costo unitario di questa energia cambia, anche considerevolmente. Secondo le rilevazioni sui prezzi dei biocombustibili legnosi che AIEL svolge trimestralmente, il costo unitario del pellet è pari a 65,00 euro per 1 MWh. Cifra decisamente diversa dai 244,00 euro per 1 MWh del gpl, per esempio.
Ancora più economico sarebbe il costo della legna da ardere, ma a questo dedicheremo a breve un altro approfondimento (…coming soon).
A questo punto va fatta una precisazione: il pellet per il riscaldamento domestico può alimentare sia caldaie che stufe, con alcune differenze. Tra queste, la principale è con la caldaia a pellet puoi riscaldare un’intera abitazione o persino condominio; la stufa, invece, riscalda una o più stanze della casa, andando quindi a integrare un impianto di riscaldamento esistente (a metano, gasolio o gpl).
2. QUANTO RISPARMI CON LA CALDAIA A PELLET?
Ritornando all’esempio della casa di 100 m², se scegli di riscaldarla con una caldaia a pellet certificato ENplus, il costo per l’acquisto del biocombustibile rinnovabile è di 780 € per tutto l’inverno! Ciò consente un risparmio del 13% rispetto al metano, del 51% rispetto al gasolio, del 72% rispetto al gpl.
3. QUANTO RISPARMI CON LA STUFA A PELLET?
Se scegli, invece, di riscaldarti con una stufa a pellet, e supponendo che la stufa contribuisca per il 50% al riscaldamento dell’abitazione (sempre ipotizzando 100m2 di dimensione), il costo per l’acquisto del biocombustibile legnoso diventa di 390,00 euro all’anno. Valore che va a sommarsi al costo del combustibile necessario per l’alimentazione della caldaia: 450,00 euro nel caso del metano, 792,00 euro nel caso del gasolio e 1.398,00 euro nel caso del gpl (tabella 2).
Quindi integrare al 50% una stufa a pellet all’impianto di riscaldamento esistente a fonte fossile permette un risparmio del 6% sul riscaldamento totalmente a metano, del 25% sul riscaldamento totalmente a gasolio e del 36% sul riscaldamento totalmente a gpl.
4. GLI INCENTIVI PER ACQUISTARE UNA STUFA O CALDAIA A PELLET
Risparmiare sul riscaldamento grazie al pellet non significa solo ridurre i costi della bolletta energetica, ma anche accedere alle agevolazioni per l’acquisto di una stufa alimentata con questo biocombustibile:
☛ le detrazioni fiscali
☛ il Conto Termico 2.0
Il Conto Termico è un incentivo statale che promuove gli interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili. In particolare per quanto riguarda il settore delle biomasse legnose incentiva la sostituzione di generatori alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa, con moderni generatori a biomassa legnosa (tra cui anche le stufe a pellet) prevedendo una maggiorazione dell’incentivo quanto migliori sono le performance emissive del nuovo generatore.
Può arrivare a coprire fino al 65% dell’investimento necessario a sostituire una stufa obsoleta con una tecnologica e di moderna concezione e viene erogato tramite bonifico bancario.
In questo articolo abbiamo spiegato Come calcolare il tuo incentivo Conto Termico.
5. PELLET: COME (E PERCHÈ) RICONOSCERE LA QUALITÀ
Riscaldandoti con pellet di qualità:
☛ preservi la qualità aria (riducendo le emissioni di polveri sottili fino a 4 volte rispetto alle stufe o caldaie che usano pellet non certificato; e fino a 10 volte le emissioni di CO2 rispetto alle fonti fossili tradizionali);
☛ riduci l’usura della tua tufa/caldaia (alimentandola correttamente).
Quando arriva il momento di acquistare il pellet è dunque importante che tu sappia riconoscere un prodotto di qualità. Non essendoci differenze facilmente riconoscibili “a occhio”, la differenza la fa il marchio di qualità ENplus riconosciuta a livello globale.
ENplus è la certificazione internazionale del pellet a garanzia che il prodotto sia controllato lungo tutta la filiera, dalla materia prima alla consegna, e che sia qualitativamente uguale (dal punto di vista chimico, fisico ed energetico) a prescindere dal Paese di provenienza.
La certificazione ENplus prevede una classificazione di classi di qualità: A1 (la migliore), A2 e B.
Per ottimizzare sia il risparmio economico che, soprattutto, l’efficienza energetica in termini di meno emissioni e più rendimento termico, la tua stufa, caldaia o camino alimentato a pellet dovrebbe ugualmente essere di qualità certificata. La certificazione che ti dà questa garanzia si chiama ariaPulita: maggiori informazioni nella pagina qualità.
Se invece al pellet preferisci riscaldarti con la legna, non perderti l’approfondimento che pubblicheremo a breve: Risparmiare sul riscaldamento: legna da ardere a confronto con metano, gasolio e gpl.
FONTE: http://www.energiadallegno.it/risparmiare-sul-riscaldamento-pellet-metano-gasolio-gpl-confronto/